< Il tesoro della Lega di  Stefano Vergine (PaperFirst)

Qui di seguito le recensioni di IlTesoroDellaLega raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

* * *

 

Il libro inizia con una domanda molto chiara: dove sono finiti i 49 milioni di euro? La narrazione si sviluppa a partire da tale quesito e ripercorre tutta la storia (assurda) della Lega. Si parte da Bossi fino ad arrivare all’Hotel Metropol di Mosca. La domanda che ancora non trova risposta è: come fa la Lega a stare ancora al governo?

Tina Piga

* * *

 

Il libro sicuramente ben fatto sul piano giornalistico e ben scritto, mi risulta un po’ noioso. Forse perchè non sono un appassionato di politica e di trame della lega, Certo si scoprono intricati legami peraltro immaginabili nella vicenda citata.
Interessante comunque la parte riguardante i legami di Salvini e del partito con la Russia, specie alla luce dell’attuale situazione politica di guerra.

Gaetano de Angelis

* * *

 

La mancanza di una bibliografia e di note a piè di pagina, che sarebbero utili per comprendere le fonti utilizzate dall’autore, dona purtroppo uno stampo effimero e poco serio all’intero volume, soprattutto se si tiene conto del tono assunto, o perlomeno percepito, un tono fortemente critico. Si ha l’impressione di assistere a una mera esposizione di un punto di vista, facendo fatica a riconoscerne una validità accademica. Tuttavia, tra le righe si nota un approssimativo utilizzo di linguaggio giornalistico, sicuramente utile a donare neutralità all’autore nell’esporre i fatti.

ANNA GIACOMINI

* * *

 

In questo caso, il tema è molto di attualità e l’autore è stato in grado di trattarlo ed esporlo in maniera intelligente.

Alessandra Frustaci

* * *

 

Il populismo miete consensi in tutta Europa e anche oltreoceano. Sembra essere inarrestabile e sempre più presente nei programmi dei partiti.
Questo libro ripercorre con attenzione certosina le origini di questo male della politica.
Origini che sono lontane nel tempo ma che hanno subito una accelerata nell’ultimo decennio.
La ricerca servita per scrivere questo saggio è ampia e ben indicata così da dar modo, qualora si fosse interessati, di approfondire ogni singolo aspetto.
Trovo che sia un’opera importante, scritta con crismi scientifici ma, al contempo, capace di raggiungere anche un pubblico profano allo studio della storia o delle scienze sociali.
Un saggio che atterrisce ma che dona anche speranza. La conoscenza dei meccanismi spietati del populismo ci torna utile per tentare di scardinarlo.

Vanessa Pistoni